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Oasi di Ca' di Mezzo

Le capacità autodepurative dei fiumi in un progetto per la salvaguardia della Laguna

Un depuratore naturale delle acque inquinate dei fiumi come valida alternativa a costosi, e talora meno efficienti, depuratori artificiali. È questa l’Oasi di Ca’ di Mezzo, che sorge a ridosso del fiume Bacchiglione: con i suoi 30 ettari di terreno agricolo, riallagato per massimizzare le naturali capacità autodepurative del fiume, rappresenta uno dei progetti più innovativi di fitodepurazione degli ultimi anni in Veneto.

A breve distanza da Chioggia, fra le terre anfibie della Laguna Veneta e le foci dei grandi fiumi alpini, si estende l’area umida di Ca’ di Mezzo, un’oasi verde di rilevante valore naturalistico e paesaggistico, in cui l’aspetto ambientale si coniuga con efficaci strategie di salvaguardia degli ecosistemi e di riqualificazione territoriale.
Il contesto lagunare veneziano è un ecosistema estremamente fragile e complesso, minacciato da fenomeni come la subsidenza (abbassamento del livello del terreno) e l’apporto di sostanze inquinanti d’origine agricola, industriale e civile da parte dei corsi d’acqua afferenti. Negli ultimi vent’anni si è registrato un progressivo incremento delle iniziative progettuali per preservarne l’integrità. In questo contesto, uno dei progetti più significativi è stato realizzato nel sito di Ca’ di Mezzo, all’interno di un precedente contesto di bonifica, nel territorio del Comune di Codevigo. Grazie alla sinergia fra il Consorzio di Bonifica Adige Euganeo e l’Università di Padova, è stata avviata una sperimentazione conclusasi con esiti positivi.
A partire dal 2000 si è proceduto all’allagamento di un’area di oltre 30 ettari a ridosso del Bacchiglione, creando un bacino di laminazione funzionale alla fitodepurazione delle acque, ovvero a favorire i naturali processi di depurazione da sostanze inquinanti, resi possibili grazie al potenziamento del ciclo naturale dell’acqua. Per mezzo di opportune canalizzazioni volte ad aumentare la tortuosità del percorso dell’acqua e a ridurne la velocità, e grazie alla capacità filtrante delle specie vegetali introdotte, è stato così possibile diminuire notevolmente la quantità di nutrienti e inquinanti portati dal fiume. L’area umida di Ca’ di Mezzo è infatti in grado filtrare e sottrarre alla Laguna circa 50 tonnellate di azoto e 5 di fosforo all’anno, provenienti dai 9.700 ettari coltivati a monte.
L’area umida è stata realizzata non solo per migliorare la qualità delle acque superficiali ma anche per ricreare un ambiente naturale: habitat ideale per molte forme di vita. Si è così costituita e consolidata una zona ricca di biodiversità, fruibile dalle comunità e dai turisti, dotata di sentieri e di un funzionale osservatorio. L’oasi si presenta oggi quale luogo ideale per attività didattiche e per pratiche escursionistiche e ricreative.

1:30

Come Arrivare

In treno: l'Oasi si trova a circa 11 chilometri dalla fermata ferroviaria di Pontelongo (linea Venezia-Adria). Valutare la possibilità di interscambio treno + bici.
In auto: uscita Monselice autostrada A13, proseguire lungo la SP5 e la SR104 in direzione Chioggia, quindi imboccare la SR105 verso la SS309 Romea e svoltare in via Argine Destro. Provenendo dalla SS309 Romea, deviare lungo la SR105 verso Cavarzere in località Passo della Fogolana e imboccare quindi via Argine Destro. Parcheggio per i visitatori a breve distanza dall'ingresso dell'Oasi.

informazioni aggiuntive

Dove mangiare:
si suggeriscono la Trattoria La Rotonda (Via Altipiano 61, Codevigo; tel. 049 5850320) e la Trattoria Da Toni (Via Argine Sinistro 101, Codevigo; tel. 049 5850096), dove gustare le eccellenti specialità enogastronomiche della zona. Nella vicina Correzzola si trova la Trattoria La Famiglia, mentre a Conetta di Cona (VE) l'Antica Trattoria Al Portico, storico locale dei territori fra Adige e Bacchiglione.
Dove dormire:
a pochi chilometri di distanza dall'Oasi si consigliano l'Hotel La Corte, ricavato in un'ala dell'antica Corte Benedettina di Correzzola, il caratteristico Casolare La Quercia, inserito in un pregevole ambiente rurale e l'Agriturismo Fondo San Benedetto

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