Esplorando le antiche “strade liquide” tra Vicenza, Padova e Venezia
❝A partire dal Medioevo le Signorie di Padova e Vicenza iniziarono a realizzare alcune opere grandiose d’ingegneria idraulica: i canali artificiali navigabili, funzionali al trasporto di eserciti, merci e persone. Nacque così un florido commercio fluviale che attirò in prossimità dell’elemento liquido castelli, ville, palazzi signorili, città fortificate e borghi rivieraschi, tipici del paesaggio dei colli e delle pianure limitrofe.❞
Le antiche vie d’acqua navigabili costruite fra le aree rurali dei Colli Euganei e i piccoli centri urbani fortificati figurano fra le eccellenze paesaggistiche del territorio patavino. Attraverso grandiose opere di ingegneria idraulica, fra il XII e il XIV secolo vennero realizzati i celebri navigli: vie d’acqua funzionali alla comunicazione, alla navigazione commerciale e al trasporto di persone.
Le dispute medievali fra le Signorie di Padova e Vicenza furono all’origine dello scavo del primo naviglio: il Canale Bisato. Fu realizzato dai vicentini nel 1139 per privare i rivali padovani delle acque del Bacchiglione e raggiungere l’Adriatico lungo i canali Vigenzone e Pontelongo, con sbocco a sud di Chioggia, evitando loro di passare per Padova. Per ovviare a tale criticità, Padova intraprese a sua volta la costruzione del Canale Piovego (1209) e, subito dopo, del Canale Brentella (1314), onde poter contare su un ulteriore e costante approvvigionamento d’acque (necessario alla navigazione) dal vicino fiume Brenta e creare così una nuova via di collegamento con Venezia.
Nel borgo fluviale di Battaglia Terme il Canale Bisato si congiunge al Canale Battaglia, anch’esso costruito dai padovani (1189-1201), venendo così a formare uno dei più affascinanti snodi idraulici del Veneto: la Riviera Euganea, menzionata da viaggiatori, filosofi e letterati, fra cui Francesco Petrarca. Ancor oggi, il lento incedere delle imbarcazioni sui navigli consente al viaggiatore curioso di scoprire da una prospettiva inedita i diversi manufatti idraulici storici (ponti, approdi fluviali e conche di navigazione, dette anche “ascensori idraulici”), mentre sulle sponde si aprono suggestivi scorci panoramici verso i colli, i borghi rivieraschi, le ville e altre suggestive architetture d’epoca medievale e veneziana, fra cui spiccano il castello del Catajo e quello di Monselice.
Questo complesso reticolo di navigli garantì per secoli la prosperità commerciale di Padova e dei Colli Euganei grazie all’impiego di diverse imbarcazioni in legno: rascone, padovane, burchielli e burchi. Il burchio, emblema della navigazione fluviale, è l’ultimo erede di una lunga tradizione nautica. Tale natante poteva raggiungere una lunghezza di 35 metri e una capacità di carico di 250 tonnellate. Veniva usato per trasportare diverse merci e prodotti, tra cui la trachite: la grigia pietra vulcanica, nota per le sue proprietà antiscivolo, utilizzata nei secoli per pavimentare Venezia.
In treno: Battaglia Terme, fulcro della Riviera Euganea e del sistema dei navigli, è fornita di una comoda stazione ferroviaria sulla linea Padova-Bologna. In alternativa si può far riferimento alla stazione di Terme Euganee-Abano-Montegrotto, 7 chilometri più a nord, servita anche dai treni a lunga percorrenza.
In auto: uscita Terme Euganee autostrada A13 e proseguire in direzione Battaglia Terme.
Dove mangiare:
si consigliano, nel centro storico di Battaglia Terme, Il Ristorantino (Via Roma 75, Battaglia Terme; tel. 348 8581703) e l'Enoteca Fermati Un Momento (Viale dei Colli Euganei 43, Battaglia Terme; tel. 049 5911088). A Monticelli di Monselice la Trattoria Da Mario (Via Monticelli 11, Monselice; tel. 0429 73402), in uno splendido luogo panoramico.
Dove dormire:
si suggeriscono il Bed&Breakfast L'Angolo Perduto, nel cuore del borgo fluviale di Battaglia Terme (Via Ortazzo 49, Battaglia Terme; tel. 049 9115946), e l'Agriturismo Azienda Agricola Villa Egizia
Escursioni in bicicletta e in barca:
Viaggiare curiosi (tel. 328 4089272; viaggiarecuriosi@gmail.com).
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