Un progetto di riqualificazione ecosistemica lungo il fiume Brenta
❝Lungo la storica Roggia Contarina, diramazione del Brenta, si sviluppa il bacino artificiale di Isola Mantegna, testimonianza delle attività industriali di fine Ottocento. Rigenerato con il ripristino dell’originaria capacità di invaso, la messa a dimora di specie arboree e palustri e la creazione di un percorso naturalistico, rappresenta oggi un ambiente ideale per le attività ricreative e didattiche.❞
Realizzato nell’Ottocento, non lontano dal fiume Brenta, il Bacino di Isola Mantegna è stato ideato e concepito come invaso artificiale destinato al rifornimento d’acqua per le centrali idroelettriche della famiglia Camerini, che aveva edificato il proprio polo industriale presso il centro abitato di Piazzola sul Brenta. Grazie a un ingegnoso sistema di captazione e di successivo rilascio delle acque collegato alla Roggia Contarina, durante il giorno gli impianti producevano a pieno regime l’energia necessaria alle fabbriche mentre di notte si fermavano, per consentire il ripristino del livello di bacino. Dopo un lungo periodo di abbandono che stava portando all’interramento del lago, nel 2006 il Consorzio di Bonifica Brenta acquisisce l’area e ne recupera la capacità d’invaso, realizzando una lungimirante azione progettuale volta alla salvaguardia ambientale e alla difesa idraulica del territorio.
Gli interventi si sono concentrati anzitutto nello scavo e nella rimozione del materiale sedimentatosi sul fondale nel corso degli anni, consentendo di poter utilizzare il bacino per un duplice scopo idraulico: come funzionale “cassa di espansione” in caso di piena della Roggia Contarina e, al contempo, come riserva d’acqua per il canale stesso durante i mesi estivi. Il bacino garantisce così un deflusso costante delle acque e assicura l’alimentazione perenne degli specchi lacustri presenti nel magnifico parco di Villa Contarini, situato poco più a valle.
Con questo progetto il Consorzio ha realizzato un’importante riqualificazione ambientale dell’invaso, inserendo nell’area nuovi canneti e nuovi esemplari arborei. È stato creato un terrapieno per limitare l’impatto delle arterie stradali vicine e, nel mezzo dell’invaso, si è proceduto a consolidare e rimodellare le sponde dell’isola. Anche gli antichi sifoni ottocenteschi sono stati recuperati. Subito dopo l’intervento, l’area è stata prontamente ripopolata da un’abbondante avifauna locale. Contestualmente è stato completato un nuovo percorso naturalistico dotato di una passerella in legno e di alcuni punti di osservazione dell’avifauna. L’itinerario si sviluppa con andamento circolare lungo le sponde del bacino e trova nella torretta in legno un’ideale posizione sopraelevata per contemplare lo specchio liquido e l’isola verdeggiante che si staglia al centro.
In treno: il bacino si trova a circa 7 chilometri dalla stazione di Carmignano di Brenta (linea Treviso-Vicenza). Valutare la possibilità di interscambio treno + bici.
In auto: uscita Vicenza Nord autostrada A31, proseguire lungo la SR53 fino a Carmignano di Brenta, quindi svoltare verso Piazzola sul Brenta (SP94). In alternativa uscita Padova Ovest autostrada A4 e procedere in direzione Piazzola sul Brenta (SS47 e SP94).
Dove mangiare:
a breve distanza dal Bacino di Isola Mantegna è situata la Locanda Acciuga, specializzata in piatti di pesce; il suggestivo casale è inserito nello splendido contesto fluviale del Parco del Brenta e lambito dalla pista ciclabile che segue il corso d'acqua (Via Pastorizia 22, Piazzola sul Brenta; tel. 366 8986412).
Dove dormire:
si suggeriscono il Bed&Breakfast La Storara (Via Manzoni 1, Piazzola sul Brenta; tel. 049 5591586), in direzione Piazzola, e la già citata Locanda Acciuga
L’agro romano e l’antica organizzazione fondiaria fra i fiumi Brenta e Muson Vecchio
Acque di risorgiva e paesaggio dei prati stabili nelle terre degli Ezzelini
Al centro di sanguinose e secolari contese: la fortezza medievale sul Canale Bisato
Il fiume come simbolo di fede, prosperità e coesione sociale