Sulle rive del Bacchiglione: il centro economico e produttivo della bonifica medievale
❝La monumentale Corte Benedettina di Correzzola fu eretta quale fulcro del progetto medievale di bonifica e riqualificazione di un’area paludosa e di difficile accesso, redenta grazie al paziente e secolare lavoro dei monaci. La Corte sorge a ridosso del fiume Bacchiglione, a testimonianza del ruolo strategico da sempre rivestito dai fiumi per la mobilità di uomini e mezzi in una regione sospesa tra terra e acquitrini.❞
La maestria e l’ingegno dei monaci benedettini nelle operazioni di bonifica, regimentazione idraulica e riorganizzazione del paesaggio agrario trovano nel territorio limitrofo a Correzzola una delle più nitide espressioni non solo in ambito veneto, ma anche nel contesto della pianura padana. Fulcro di un articolato sistema fondiario, progressivamente sottratto alla palude e reso fertile fin dal XII secolo, è la stupenda Corte Benedettina, situata non a caso a ridosso del fiume Bacchiglione, al centro di un’ampia zona anticamente soggetta a forti impaludamenti.
L’esteso complesso monastico, caratterizzato da ariose ed eleganti barchesse, costituiva il punto di riferimento per tutte le attività agricole circostanti. La Corte, gestita dall’ordine benedettino di Santa Giustina di Padova, ospitava oltre ai monaci diversi contadini impegnati nelle tradizionali attività connesse al ciclo agro-pastorale: dal lavoro nei campi alla trasformazione dei prodotti agricoli, dall’allevamento del bestiame alla riparazione e costruzione di ogni genere di attrezzi. Trovavano quindi posto, fra gli edifici principali e le pertinenze, non solo granai, fienili, stalle e scuderie, ma anche locali per la tessitura, forni per il pane, cantine per la produzione di vino, orti e giardini. Tutte queste attività furono condotte per secoli non solo dai monaci, che le presiedevano, ma anche direttamente dai contadini.
La Corte rappresentava in sintesi l’elemento architettonico principale di una struttura agraria organica, gestita con grande sapienza e composta da numerosi edifici, manufatti e opere idrauliche minori: dislocati nelle campagne adiacenti, avevano forme costruttive e tecniche di funzionamento decisamente all’avanguardia per l’epoca di realizzazione. Tra questi va ricordato, oltre all’articolato complesso di canali drenanti, funzionali alla bonifica e alla resa produttiva dei terreni incolti o paludosi, la “Vanezza Grande”: un imponente edificio destinato all’allevamento e caratterizzato da forme architettoniche di pregio, grazie all’elegante facciata su cui si sviluppa un porticato con quindici arcate, di mirabili proporzioni.
In treno: la Corte Benedettina si trova a circa 4 chilometri dalla fermata ferroviaria di Pontelongo (linea Venezia-Adria). Valutare la possibilità di interscambio treno + bici.
In auto: uscita Monselice autostrada A13, proseguire lungo la SP5 e la SR104 in direzione Chioggia e deviare quindi verso Correzzola. Provenendo dalla SS309 Romea, deviare lungo la SR105 verso Cavarzere in località Passo della Fogolana e svoltare a destra dopo circa 3 chilometri in direzione Correzzola. Parcheggi disponibili in prossimità del sito.
Dove mangiare:
adiacente alla Corte Benedettina si trova la Trattoria La Famiglia, che propone ottimi piatti di cucina tradizionale veneta.
Dove dormire:
all'interno del suggestivo complesso monastico medievale è situato l'Hotel La Corte, punto di riferimento per le escursioni nei circostanti territori lagunari e di bonifica. Sempre nel territorio di Correzzola si suggeriscono il Casolare La Quercia e l'Agriturismo Fondo San Benedetto
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