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Oasi di Ca’ Mello

La riqualificazione del Delta in un’oasi naturalistica a tutela della biodiversità

Fra il Po di Venezia e la Sacca degli Scardovari si estende l’Oasi naturalistica di Cà Mello, dalle valenze ambientali e paesaggistiche uniche. Il contesto anfibio, risultato di un progetto di riqualificazione iniziato negli anni Novanta del secolo scorso, è attraversato da affascinanti itinerari di visita, che si snodano tra canneti e piante acquatiche, dove l’avifauna tipica delle zone palustri trova un habitat ideale per riprodursi.

L’Oasi di Ca’ Mello è situata nell’Isola della Donzella, nella parte meridionale del Delta del Po. Si tratta di un’area posta all’interno dei confini del Parco Regionale e del Sito di Importanza Comunitaria (SIC) denominato “Delta del Po: tratto terminale e delta veneto” che, dal 1999, è gestita da Veneto Agricoltura. La zona umida è inserita in un più ampio ambito naturalistico di circa 150 ettari, di notevole valore paesaggistico, che comprende: l’Oasi di Cà Mello, ovvero il relitto palustre della foce del canale omonimo; il biotopo Bonello, relitto di un’antica valle da pesca e oggi sede del Centro Ittico Sperimentale di Veneto Agricoltura; il bosco della Donzella, che con i suoi 80 ettari di estensione rappresenta uno dei più estesi interventi di forestazione attuati nel territorio regionale; e, infine, l’area della pineta di Cassella.
L'Oasi di Ca' Mello è visitabile a piedi, in bicicletta e in barca. Il Centro Visite, che ha sede nelle tradizionali abitazioni dove un tempo vivevano i contadini del basso Polesine (grata tera, in dialetto locale), è stato recentemente restaurato e ospita una mostra permanente che racconta la storia dell'Oasi.
L’Oasi comprende in sé un bacino palustre di circa 30 ettari di superficie: si estende nell’area un tempo occupata dalla foce dell’antico ramo del Po di Ca’ Mello che, fino all’Ottocento, si staccava dal Po di Venezia per gettarsi nella Sacca degli Scardovari. Nel 1936 venne realizzato il Canale di Cà Mello il quale, che fino agli anni Sessanta del secolo scorso, alimentava le ampie valli da pesca: un ambiente molto prezioso per la biodiversità e per l’avifauna. Con l’alluvione del 1966 e la messa in funzione dell’idrovora di Ca’ Dolfin, nel 1985, l’area e il suo paesaggio furono soggetti a diverse trasformazioni, con un progressivo interramento delle zone palustri residue.
Dal 1990 furono intraprese diverse opere per ricostituire l’ambito umido scomparso, immettendo nuovamente l’acqua nel Canale di Cà Mello, introducendo nuove specie arboree ed arbustive tipiche degli ambienti di palude, realizzando nuovi bacini di profondità variabile e regimentando l’apporto idrico all’interno dell’Oasi, per consentire l’allagamento temporaneo di estese superfici di canneto. Oggi una rete articolata di percorsi di visita permette di addentrarsi nella zona naturalistica senza arrecare disturbo alla fauna. I biotopi più fragili ed ecologicamente importanti, come le zone di canneto maturo, la garzaia e alcuni specchi d’acqua, sono invece raggiungibili solo per effettuare interventi di manutenzione ambientale o per scopi di ricerca. Da alcuni anni infatti l’Oasi di Ca’ Mello è parte integrante di una rete internazionale di stazioni di monitoraggio delle popolazioni di uccelli attraverso la tecnica dell’inanellamento.

2h

Come Arrivare

In treno: la stazione ferroviaria più vicina si trova a Loreo e dista circa 35 chilometri.
In auto: Percorrendo la SS309 Romea, prendere lo svincolo per Porto Tolle. Procedere sulla SP38 che costeggia lo Scolo Veneto per alcuni chilometri fino ad arrivare a un ponte che attraversa il Po di Gnocca.
Superato il ponte proseguire diritto per la "via tangenziale" che costeggia il centro abitato di Ca'Tiepolo. Superata la rotatoria continuare per alcuni chilometri fino ad arrivare (senza attraversare alcun incrocio) alla SP38 di Via Po di Tolle. A questo punto girare a destra in Via B. Buozzi e continuare per questa strada fino a giungere all'abitato di Ca' Mello.

informazioni aggiuntive

Orari di apertura e visite:
Oasi di Ca' Mello
Dove mangiare:
si consigliano il Ristorante Marina 70 e l'Ittiturismo Al Fritulìn.
Dove dormire:
si suggeriscono l’Affittacamere Oasi di Arcadia e  l’Agriturismo Ca’Bonelli.
Attività escursionistiche e noleggio bici e imbarcazioni:
per escursioni in bici e cavallo e in barca fare riferimento al sito web del Parco Delta del Po.

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