VENEZIA 17-18 GIUGNO 2025: WORKSHOP E ATTIVITÀ DI FORMAZIONE SU PATRIMONI ACQUATICI E COMUNITÀ
È aperto a tutti il workshop di due giorni che si svolgerà presso l’Università IUAV di Venezia – Cotonificio, inerente ai patrimoni acquatici e al loro rapporto con le comunità locali, con importanti contributi dall’Italia e dall’estero in merito a buone pratiche e casi studio.
L’attività, curata dalla Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua, si inserisce nell’ambito del progetto AQUATIK-EU (CERV) gestito da ALDA (European Association for Local Democracy).
Durante il training verranno esplorate le modalità e le tecniche per identificare e conoscere i patrimoni acquatici e per coinvolgere i cittadini in questo processo: il fine di questo appuntamento è infatti promuovere la conoscenza dei corpi idrici e degli elementi paesaggistici, ambientali e storico – culturali legati alla risorsa acqua, per favorirne la fruizione da parte della comunità e innescare processi partecipativi.
La formazione prevista punta a mettere in luce metodologie specifiche e possibili approcci al tema, per ispirare nuove strategie di valorizzazione della risorsa acqua. In tal senso verranno presentati dai relatori esperienze significative sviluppate in ambito accademico e museale, di respiro internazionale.
Matteo D’Agostino, dell’Università Tecnica di Delft, evidenzierà l’importanza della mappatura del territorio per riconoscere il patrimonio idrico e la sua valenza culturale, mentre Yixin Cao, dell’Università di Strasburgo, illustrerà come individuare le relazioni fra uomo e risorsa acqua attraverso un questionario mirato.
Vladimiro Boselli, del CNR, si soffermerà sul caso studio del villaggio di Douiret-Sbâa (Marocco), una sorta di ecomuseo all’aperto, mentre Edo Bricchetti descriverà l’importanza dell’approccio partecipativo nell’esperienza degli ecomusei.
L’intervento di Lucrezia Gigante (Università di Glasgow) sarà incentrato sull’importanza del coinvolgimento delle comunità locali con metodi partecipativi per recuperare il “senso del luogo”, mentre Eriberto Eulisse e Lucio Bonato (Rete Mondiale dei Musei dell’Acqua) descriveranno come i musei e gli itinerari digitali possono promuovere in modo efficace luoghi, paesaggi e tradizioni legati all’acqua.
Le esperienze progettuali potranno essere utili a stimolare nei partners di progetto lo sviluppo di ricerche, indagini e progetti pilota, o a realizzare nuovi percorsi digitali, musei “estesi”, ecomusei e centri interpretativi: azioni per la tutela e la valorizzazione del patrimonio idrico e degli usi più sostenibili dell'acqua, attraverso il ruolo attivo e fondamentale degli autoctoni.
La due giorni formativa si concluderà con una visita sul campo a Dorsoduro (Venezia) per esplorare il patrimonio acquatico tradizionale “dimenticato” di questo “sestiere”, attraverso un percorso digitale co-progettato con le scuole di Venezia: https://izi.travel/it/921b-venezia-nascosta-esplora-dorsoduro-e-la-sua-tradizione-nautica/it
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