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Borgo fluviale di Pontemanco

Sulle tracce degli opifici idraulici della Serenissima lungo il Canale Biancolino

L’efficiente via d’acqua navigabile d’origine medievale che attraversa il borgo di Pontemanco ha decretato la fortuna di questo piccolo nucleo rivierasco, da sempre dedito alla molitura e alla lavorazione dei cereali. Grazie alle ruote idrauliche mosse dalle copiose acque del Canale Biancolino si sviluppò in questo tipico borgo fluviale un’operosa industria. Nel Seicento la nobiltà veneziana vi diede l’impronta architettonica definitiva.

Adagiato sulle rive del Canale Biancolino, il centro storico di Pontemanco costituisce una rara sopravvivenza di sito molitorio e nucleo proto-industriale, un tempo collegato attraverso un’efficiente rete di navigli navigabili con le altre principali località produttive e di smistamento delle merci dell’area patavina. Le attività di macinazione ebbero inizio nel corso del Trecento per volontà dei Carraresi, con la costruzione a Pontemanco del primo mulino: uno degli opifici idraulici più antichi del Nord Italia.
La produzione di farine ebbe un notevole incremento durante il governo della Serenissima e, in particolare, quando la famiglia veneziana dei Grimani ottenne la gestione diretta delle acque di Pontemanco e realizzò un significativo potenziamento del complesso molitorio. Il sito infatti ha conosciuto nel corso dei secoli una significativa espansione. L’edificio principale conserva ancor oggi una ruota idraulica funzionante e ospita al suo interno uno spazio espositivo per eventi culturali d’interesse sia per locali che per turisti, in continuità con la tradizionale vocazione proto-industriale del borgo.
La seicentesca Villa Grimani Fortini, sottoposta a successivi ampliamenti, era il fulcro del borgo rivierasco e nelle sue vicinanze sono situati un oratorio e le umili case a schiera di quanti operavano in questo peculiare complesso produttivo. L’oratorio conserva ancora intatte le fogge originali e, al suo interno, il silenzio che permea l’arredo sacro rievoca efficacemente lo spirito del tempo di costruzione. Le tipiche abitazioni contadine a schiera erano destinate a quanti operavano nell’attività molitoria, nel trasporto delle granaglie e nelle attività connesse: operai, fabbri, carpentieri, barcaioli e cavallanti. Il lento ma inesorabile declino dei mulini a ruota idraulica e della navigazione fluviale portarono all’abbandono della realtà produttiva di Pontemanco, che si arrestò definitivamente negli anni Settanta del Novecento.

1:00

Come Arrivare

In treno: Pontemanco è raggiungibile servendosi delle stazioni ferroviarie di Terme Euganee-Abano-Montegrotto (con fermata anche di treni a lunga percorrenza) o di Battaglia Terme, poste la prima a 7 e la seconda a 5,5 chilometri dal sito. Valutare la possibilità di interscambio treno + bici.
In auto: uscita Terme Euganee autostrada A13 e proseguire in direzione Due Carrare - Pontemanco lungo la SP 9. Disponibilità di parcheggi gratuiti all'interno del borgo fluviale.

informazioni aggiuntive

Dove mangiare:
all'interno dello splendido borgo di Pontemanco si consiglia la sosta al caratteristico Cafè Zhivago, che si sviluppa nei locali dell'antico mulino e offre al visitatore uno scorcio di grande impatto visivo (via Pontemanco 104/106, Due Carrare; tel. 392 6815720).
Dove dormire:
si suggerisce il Bed&Breakfast La Casa del Mulino, situato in prossimità delle sponde del Canale Biancolino, nel cuore di Pontemanco.

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